Illuminating the Depths: Bethany Crenshaw’s Journey from Fear to Mastery in Alaska’s Frigid Waters

Illuminare le profondità: il viaggio di Bethany Crenshaw dalla paura alla padronanza nelle gelide acque dell'Alaska

0 commenti

Bethany Crenshaw, PADI Master Scuba Diver Trainer (MSDT) con base in Alaska, non è nuova alle sfide che si presentano, sia nell'oceano che dentro di sé. Il suo viaggio subacqueo è iniziato nell'abbraccio ghiacciato delle acque dell'Alaska, dove ha completato ogni livello del suo addestramento, da studente in acque libere a istruttore. Ora, incanala la sua esperienza, acquisita con fatica, per dare forza agli altri, unendo le sue due passioni: l'insegnamento e la fotografia subacquea.

Il percorso di Bethany per diventare una professionista subacquea affonda le sue radici in un luogo inaspettato: la paura. Inizialmente terrorizzata dall'acqua, ha trasformato la sua ansia in una forza trainante per guidare gli studenti attraverso le loro stesse apprensioni. "Capire la paura mi rende un'insegnante migliore", riflette. "Quando vedo uno studente nervoso, ricordo da dove sono partita e quanto lontano può arrivare la determinazione".

Le condizioni estreme dell'Alaska richiedono resilienza. Le temperature oceaniche invernali crollano a 0 °C, costringendo gli studenti di immersioni in acque libere a indossare mute stagne fin dalla loro prima immersione in mare. La visibilità spesso si riduce quasi al buio, anche a mezzogiorno, trasformando le immersioni in avventure notturne. Qui, Bethany sottolinea il ruolo fondamentale di un'attrezzatura affidabile. "In Alaska, l'attrezzatura non è solo uno strumento, è la tua ancora di salvezza", afferma. Questa filosofia l'ha portata a OrcaTorch ZD710 MK2, una luce potente che ha rivoluzionato il suo lavoro. Il suo raggio luminoso fende le acque torbide, facilitando la comunicazione tra gli studenti e illuminando i soggetti vibranti e spesso trascurati delle sue fotografie.

Ora Bethany si sta avventurando nelle immersioni in grotta, dove la ridondanza è imprescindibile. "Nelle grotte, la luce non serve solo a vedere, ma anche a sopravvivere", spiega. Con l'intenzione di esplorare le grotte sottomarine inesplorate dell'Alaska nel 2025, si affida ai sistemi a doppia luce dell'OrcaTorch per la sicurezza di cui ha bisogno.

Mentre Bethany si prepara a esplorare nuove frontiere, la sua storia brilla come una testimonianza di coraggio e adattabilità. Che si tratti di guidare un principiante incerto o di catturare la bellezza eterea di una grotta nascosta, dimostra che anche le acque più oscure possono essere illuminate, con la luce giusta e la giusta mentalità.

Eccoci a un luminoso 2025, in cui le avventure di Bethany ispireranno senza dubbio i subacquei ad affrontare l'ignoto, un raggio alla volta. 

 


Tag:
246,56 m e oltre: come le luci di Orcatorch sono sopravvissute alle mie immersioni più profonde

Dopo 30 anni di immersioni, l'OrcaTorch D920 è la migliore torcia subacquea che abbia mai usato

Lascia un commento

Si prega di notare che, prima di essere pubblicati, i commenti devono essere approvati.